
Evening Dresses Show, l’inclusività del Made in Italy
Una tre giorni da favola per i fashion addicted: si conclude oggi l’Evening Dresses Show, il primo salone internazionale di abiti e accessori da sera organizzato nella suggestiva cornice di Salerno. Con 32 aziende di abbigliamento presenti, l’edizione 2021 si propone come un inno all’incontro tra culture e all’inclusività, un concetto delicato che passa anche dalla moda. E noi di Livia Gregoretti Showroom siamo andati a vedere.
Modest fashion Made in Italy
La vetrina internazionale dell’Evening Dresses Show, che quest’anno presenta 61 collezioni primavera-estate 2022, fa da scenario ad un’iniziativa ambiziosa, portando in passerella la “modest fashion”. Trentadue aziende sartoriali del Sud Italia si sono impegnate a realizzare dei capi pensati per le donne di fede musulmana, che vogliono sentirsi eleganti pur mantenendo il rispetto delle leggi coraniche. Così, via libera a modelli lunghi fino alla caviglia, senza trasparenze, ma sofisticati e ricercati, per una serie di capsule collections Muslim di fascia medio-alta.
Ponendo il patrimonio sartoriale Made in Italy al servizio della moda internazionale e multirazziale, ED Show non perde occasione per promuovere anche il concetto di moda sostenibile nel suo senso più ampio.
Intanto la modest fashion sta catalizzando progressivamente l’attenzione del panorama del settore, alimentando un giro d’affari con cifre stimate a quota 484 miliardi di dollari.
L’evento
Per il terzo anno consecutivo a fare da sfondo all’Evening Dresses Show è la Stazione Marittima Zaha Hadid, un luogo testimone di scambi e incontri, in cui riecheggia prepotente il senso di multiculturalità espresso dalla Modest fashion. L’evento è tradizionalmente organizzato dall’associazione IFTA – Independent Fashion Talent Association con il sostegno di ICE, l’Agenzia governativa per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane.
Roberto Jannelli, patron del progetto Edshow e di IFTA, commenta: “Il successo di Edshow dà fiducia alle piccole e medie imprese made in Italy”. L’obiettivo, infatti, è promuovere la qualità del Made in Italy nel settore tessile in termini di sartorialità, artigianalità e capacità imprenditoriali.