
Hermés e la borsa sostenibile fatta di… funghi
L’abbiamo sempre vista nel suo iconico colore arancione. Ma la celebre Birkin di Hermés, nata quasi per caso da un incontro avvenuto nel 1984 tra l’attrice inglese Jane Birkin e Jean-Louis Dumas, allora presidente della Maison, si tinge di un verde brillante per celebrare la natura e il pianeta, a sostegno della nuova linea ecosostenibile che i grandi brand della moda di tutto il mondo stanno perseguendo. Intanto la casa di moda è impegnata per dare il suo contributo alla circular fashion, testando tessuti innovativi e materiali sperimentali.
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Hermés in campo per la sostenibilità
L’azione di Hermés per lo sviluppo sostenibile si fonda sui valori tramandati di generazione in generazione dagli artigiani che hanno realizzato ogni creazione dal lontano 1837 ad oggi. Senso di responsabilità, ricerca di autenticità e rispetto per le risorse naturali sono tra i valori distintivi del brand, che sul portale web ufficiale sottolinea: “Vogliamo lasciare un’impronta positiva nel mondo. Uomini e donne, le comunità a cui apparteniamo e i materiali derivati dal nostro ambiente naturale, sono stati i nostri compagni costanti fin dalle nostre origini. Oggi più che mai sono al centro delle nostre preoccupazioni e del nostro impegno per il progresso”.
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La borsa fatta di funghi
Entro la fine del 2021 Hermès introdurrà un nuovo materiale per la realizzazione della borsa da viaggio “Victoria”. Da mesi il brand collabora con MycoWorks, startup californiana, per mettere a punto un nuovo speciale tessuro chiamato Sylvania che ha tutto l’aspetto e la morbidezza della pelle, ma è più sostenibile. E’ composto, infatti, da funghi, un’alternativa decisamente più ecologica.
MycoWorks ha presentato l’inedito materiale alla Biennale di Architettura di Venezia 2016. L’anno successivo ha collaborato con Hermés per creare una versione personalizzata del suo prodotto. Sylvania sarà prodotta nello stabilimento di MycoWorks in California e spedita in Francia, dove gli esperti di Hermés la conceranno, introducendola nella produzione.
Il fatto che Hermés stia ricorrendo a questa “pelle alternativa” suggerisce che il brand crede che i nuovi materiali potranno un giorno essere alla pari con i tessuti di alta qualità? “Sylvania offre il potenziale per soddisfare gli standard di Hermés – commenta un portavoce dell’azienda – Questa collaborazione unisce l’esperienza nella concia di materiali di altissima qualità con gli strumenti della biotecnologia. Entrambe le aziende condividono un interesse comune per le materie prime naturali realizzate allo scopo di perseguire tre obiettivi: resistenza, longevità ed estetica”.