Livia Gregoretti

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La Manufacture Paris, moda durevole e sostenibile

Accanto a poltrone, tavolini e altri oggetti di alto design La Manufacture Paris pone la moda. Ed è qui che sorge la prima peculiarità del brand francese che sa di Bel Paese: se siamo soliti assistere a collezioni di abbigliamento che si arricchiscono di oggetti di arredamento, questa volta è l’esatto opposto. E’ il design, qui, che abbraccia la moda. E lo fa trovando il connubio vincente tra mescolanze di materiali di alta qualità, lavorazioni artigianali Made in Italy, accostamenti arditi e curiosi nel contempo, uno stile pulito mai banale. Una contaminazione che risponde alla filosofia di Livia Gregoretti Showroom.

 

La Manufacture, il design sposa la moda tra Italia e Parigi

 

Dopo avere conosciuto la scorsa settimana chi sta dietro alle origini del progetto (LEGGI QUI), oggi vi vogliamo parlare di Luca Nichetto, nominato all’inizio del 2020 art director del marchio fondato dal libanese Robert Acouri (Acouri è presidente dell’azienda di mobili del group Cider, a conferma dell’incontro design/moda di cui abbiamo parlato in precedenza). 

La cura dell’immagine del brand, per Nichetto, si fa a tutto tondo: dalla progettazione degli spazi alle collaborazioni altisonanti, come quella di lunga data con Milena Laquale o quella più recente con Elena Salmistraro, dando vita ad un concept eterogeneo, unito da un sottile ma ridondante fil rouge. E’ un’esperienza, un circuito creativo, quello messo a punto dall’art director per La Manufacture. 

Luca Nichetto per La Manufacture Paris

Il marchio francese dimostra di sapersi trasformare. Il suo core evolve nel tempo, lasciando spazio ad una nuova idea non solo di design, ma anche di moda. Così inizia l’avventura di Luca Nichetto anche nelle vesti di fashion designer. Capispalla, felpe, t-shirt, pantaloni, accessori sono studiati a partire da un processo creativo insolito: “Se in un divano, una sedia, un tavolo cerco la qualità degli artigiani italiani e penso a un prodotto durevole, o addirittura timeless, perché non avere lo stesso obiettivo nel fashion? Abbandonando la stagionalità ma anche cercando di ‘educare’ il cliente ad acquistare prodotti che hanno un costo ma sono fatti in una certa maniera”. Così La Manufacture Paris sposa quel concetto di moda più sostenibile che fa rima con durevolezza, artigianalità, rispetto dei materiali. D’altronde lo stesso Nichetto si è preso profondamente a cuore la fase di ricerca dei tessuti, passando attraverso qualificati produttori nostrani. Inoltre, Nichetto dice no agli sprechi: “Quasi tutto è cotone, e ho ottimizzato l’investimento utilizzando le metrature che i fornitori avevano già in casa, senza sprechi di materiale, perché dagli scarti abbiamo ricavato le applicazioni decorative”.

 

Prossimamente scopriremo di più sulle stampe a intarsio protagonista di questa collezione SS22, dove spicca il genio creativo di Lorenzo Petrantoni

 

Sostenibilità: tutte le forme di moda amiche dell’ambiente