
NUN 1970, la moda sostenibile di lusso all’insegna della tracciabilità
Un cashmere che arriva dalla Mongolia, il cui viaggio verso il Bel Paese si può facilmente ripercorrere in tutte le sue tappe. E’ la sfida di NUN 1970, marchio di womenswear etico, che porta sul mercato dell’industria della moda un esempio virtuoso di sostenibilità.
La moda circolare veste cashmere
“Creare un marchio di moda che abbia una missione di sostenibilità e solidarietà”: è la mission che guida il creatore di NUN 1970, Hany Beshr. L’imprenditore egiziano è stato ispirato da un viaggio di lavoro in Mongolia, dove ha potuto conoscere da vicino la semplicità dello stile di vita condotto dalla comunità locale degli allevatori di pecore. Il paradosso lo ha colpito profondamente: un popolo così umile dà vita a uno dei tessuti più morbidi e pregiati del mondo. Da qui l’idea di una produzione di maglieria e abbigliamento femminile. Era il 2015: oggi il brand rappresenta una delle più ambiziose best practises del momento in ambito di circular fashion.
Green fashion con tecnologia Blockchain
Lo abbiamo visto insieme le scorse settimane: l’industria tessile ha un impatto ambientale devastante (QUI qualche dato). Per questo NUN 1970 è fortemente impegnato per trovare soluzioni volte a monitorare e ridurre l’impronta ambientale del brand, aumentando la sostenibilità. Il primo passo? Rendere trasparente la filiera della moda. Come? Utilizzando un sofisticato sistema di blockchain, che permette di tracciare la storia dei capi, dall’approvvigionamento di fibre in Mongolia fino allo stabilimento di produzione in Italia e al punto vendita finale. A parte il recupero della materia prima, tutte le fasi della catena di lavoro sono in Italia: questa è una scelta importante in ottica green, perché permette di ridurre notevolmente l’emissione di CO2 derivante dal trasporto di merci. Ma non finisce qui: il prossimo obiettivo sta nel riuso, abbattendo la produzione di rifiuti tessili grazie all’utilizzo di fili pre-consumer riciclati, ovvero recuperati da scarti industriali che vengono trinciati e trasformati di nuovo in filo.
Nun 1970 si impegna anche dal punto di vista solidale dando supporto alle comunità dei pastori mongoli e alle loro famiglie, sostenendo importanti progetti volti a migliorare le condizioni di vita dei bambini in Mongolia, attraverso l’educazione, l’abbigliamento, la nutrizione, nonché proteggendo l’ambiente locale.
Una conquista per l’universo della moda circolare, un orgoglio per Livia Gregoretti Showroom, che ospita le collezioni firmate NUN 1970 nei suoi locali a Milano.